Per molti anni, Carlotta Bertotti ha avuto un segreto, uno che ha accuratamente nascosto sotto strati di trucco.
Una macchia blu-grigia, che si estendeva per metà del suo viso, serviva come costante ricordo della sua presunta imperfezione.
Ma mentre si svela il viaggio di Carlotta, diventa evidente che ciò che una volta pensava fosse un difetto è sbocciato in una parte integrale della sua identità.
Una macchia blu-grigia, segnata dal Nevus di Ota, è una condizione cutanea benigna.
In una conversazione sincera, Carlotta ha svelato il suo animo, ripercorrendo il duro cammino che ha percorso verso l’accettazione di sé.
Ha iniziato a truccarsi all’età di 8 anni. Per lei, non era una scelta; era una questione di sopravvivenza.
Passava due ore a truccarsi ogni mattina, e questo rituale diventava la sua armatura contro il mondo. La lotta di Carlotta si estendeva oltre l’aspetto fisico.
All’età di 12 anni, le è stato diagnosticato un meningioma, un tumore benigno che le ha lasciato il viso paralizzato e ha destabilizzato la sua salute.
La sua battaglia per la sopravvivenza l’ha gettata nell’oscurità, frantumando la sua fiducia e il suo valore personale.
Ricorda di essersi svegliata in terapia intensiva dopo due settimane di coma indotto, e il suo viso era paralizzato.
Ha ricordato quel momento come vedere un mostro allo specchio.
Durante gli anni dell’adolescenza, Carlotta era piena di insicurezze, ricorrendo a misure disperate per assomigliare ai suoi coetanei.
Dai complicati rituali di trucco alle lenti a contatto personalizzate, ha trovato rifugio in soluzioni temporanee, solo per essere accolta da delusione e angoscia.
Ammette di aver provato di tutto per inserirsi. Ma non importa cosa facesse, si sentiva un’estranea, non degna di amore e accettazione.
Le relazioni romantiche di Carlotta riflettevano le sue profonde insicurezze, trovandosi impigliata in una dinamica tossica con un uomo tredici anni più grande di lei.
Il loro amore era soffocante, segnato da possessività e tradimenti perpetui che lei sopportava con riluttanza.
Disperata per una valida conferma e accettazione, si piegava in avanti per accontentare ogni suo desiderio, convinta che fosse l’unico percorso per l’amore.
Eppure, invece di confermare il suo valore, lui scalfiva incessantemente la sua autostima, criticando anche gli aspetti più triviali del suo aspetto.
Le sue parole dolorose risuonavano nella sua mente, accendendo un ciclo autodistruttivo di dubbi e inadeguatezza.
Internalizzava la sua infedeltà come un riflesso dei suoi stessi difetti, riempiendosi di un senso di indegnità. Eppure, in mezzo all’oscurità, un barlume di speranza è emerso.
Nel 2018, Carlotta ha preso una decisione cruciale: abbracciare le sue imperfezioni e condividere la sua storia con il mondo.
Da allora, ha ottenuto un seguito devoto sui social media, affascinando il pubblico con la sua autenticità e resilienza.
Il suo viaggio è culminato con la pubblicazione del suo libro, “Incancellabile”, una prova del potere dell’amore e dell’accettazione di sé.
Oggi, Carlotta si erge alta, un faro di ispirazione per innumerevoli individui che navigano le proprie battaglie con l’immagine di sé e l’identità.
Il suo messaggio per tutti è che arriverà un giorno in cui ognuno capirà di essere degno di amore. Un momento in cui realizzerai di aver dato troppa importanza a cose che non ne avevano.